Chi è Mirella Avenoso

Mirella Avenoso

Danzaterapeuta, ha svolto precedentemente la professione di farmacista per oltre ventitré anni. La sua formazione scientifica, però, non ha mai limitato il suo innato temperamento artistico che si è manifestato fin da quando era bambina attraverso il disegno e la pittura, facendola affermare, negli anni a venire, come pittrice. I suoi continui interrogativi, su se stessa e sull’animo umano, la spingono a intraprendere percorsi di psicoterapia.Diventa Formatrice Familiare.

Nello tesso periodo, incontra la danzaterapia, grazie a Valentina La Ferlita, insegnante della scuola di formazione in danzaterapia metodo Fux e direttrice del centro Eubios di Catania. Partecipa a seminari annuali introduttivi con lei e con Maria Fux.

Le esperienze che ne derivano fanno scattare qualcosa dentro di lei.

La forte sensazione di limitatezza che prova soprattutto nel contesto lavorativo, nel concepire un corpo che, per curarsi, ha bisogno, sempre e soltanto, di qualcosa che venga dall’esterno la induce a cercare altre risposte.

Frequenta corsi di Reiki e di Brain Gym che le lasciano intravedere nuove prospettive e potenzialità. Un aiuto decisivo che la fa allontanare ulteriormente dalla mentalità scientista moderna, le giunge da una intensa esperienza interiore che ha, attraverso l’incontro con lo sciamano e antropologo nepalese Bhola Nath Banstola e l ‘antropologa Mariarosa Genitrini, con i quali pratica per quattro anni nei loro seminari intensivi annuali.

Ai suoi occhi, comincia a ricomporsi un’altra visione della realtà, totalmente diversa da quella convenzionale. Un individuo non è soltanto qualcuno con le proprie storie personali e il proprio mondo ma è un mondo di per sé, un meraviglioso microcosmo, profondamente connesso con infiniti microcosmi, in una rete di interdipendenza; ed è parte inseparabile di una Matrice Primordiale.Tutto è collegato con tutto.

I dubbi sulla sua professione di farmacista aumentano. Dopo un lungo e travagliato periodo di riflessioni, Mirella lascia la Farmacia. Quindi, decide di frequentare il percorso di formazione in danzaterapia con Valentina La Ferlita. Contemporaneamente, inizia un corso di formazione di Shiatsu-Tuina e medicina tradizionale cinese. L’intensità di emozioni che prova, praticando danzaterapia, sono una conferma, per Mirella, che quella è la sua Strada Maestra.

Dopo la scomparsa prematura della sua insegnante Valentina La Ferlita, che reca grande sconcerto e dolore nei suoi cari, in tutte le sue allieve e le persone che la conoscevano, Mirella prosegue il percorso e conclude la formazione con l’insegnante Barbara Turchi. A Catania, collabora con le colleghe danzaterapeute, nei gruppi di lavoro e nella scuola di formazione. Qui, le sue esperienze di crescita cominciano a farle maturare il desiderio di allargare gli orizzonti e creare delle opportunità a Messina, sua città di adozione, e in Calabria sua terra di provenienza.

Ispirata e spronata dagli insegnamenti di Maria Fux, organizza corsi e seminari.A Reggio Calabria conduce gruppi di danzaterapia presso l’Istituto Mediterraneo di Psicologia. A Messina tiene lezioni settimanali con gruppi integrati.

Inoltre, settimanalmente, fa volontariato con la danza a persone anziane, ospiti dell’Istituto delle Piccole Sorelle dei Poveri. Collabora, con le Sorelle Francescane dei Poveri, nel cui centro ha creato un gruppo di danzaterapia.

Partecipa ai seminari intensivi annuali, diretti dall’insegnante argentina Maria Josè Vexenat, allieva diretta di Maria Fux.

Dal 2011 a oggi, si reca annualmente a Buenos Aires, per seguire le lezioni e i seminari intensivi estivi della Maestra.

 

Chi è Maria Fux

    

 

 

 

“E’ un cuore che danza e fa danzare.

Anche chi non può muoversi”

 

 

Celebre ballerina, coreografa e pedagogista argentina. E’ la caposcuola della danzaterapia, che pratica e insegna da più di cinquant’anni in Argentina, a Buenos Aires, dove ha il suo centro.

Ha svolto seminari in molti paesi del mondo( Brasile, Cile,Russia, Spagna, Italia, ecc..), dove, gli allievi da lei formati, praticano il suo metodo per recuperare e facilitare la comunicazione sul piano psichico, fisico e sensoriale.

La danza, secondo la sua metodologia, è la danza nella sua forma più semplice: il linguaggio delle emozioni profonde.

Danza intesa come ricerca permanente della conoscenza del sé. Maria, fin da piccola, intraprese gli studi di danza classica, per approdare, poi, alla danza moderna, sotto la guida della famosa Martha Graham.

A partire dagli insegnamenti ricevuti, Maria elaborò un linguaggio personale, diverso, nei contenuti e nelle forme, dai canoni classici.

La Fux introduceva nuovi moduli espressivi: dava massimo sfogo alla creatività, prescindendo da ogni schema accademico.  

In questo modo,creava una danza rigeneratrice, riabilitativa, terapeutica. La danza diventava un ponte tra la sofferenza e la vita. Era un modo per scaricare conflitti e recuperare energie.La danzaterapia di Maria Fux, splendida unione di arte e scienza, contiene una profonda saggezza e  conoscenza artistica, antropologica, psicologica, sociale e umana. Punto cardine del suo pensiero, è la concezione unitaria dell’uomo, come indissolubile unità psico-motoria.

Danzaterapia

 

 Danzaterapia metodo Maria Fux

La danzaterapia Fux è un metodo di danza che, attraverso il movimento fluido e creativo, produce cambiamenti concreti in chi la pratica. Il movimento libero e spontaneo diventa espressione autentica di sé e della propria capacità comunicativa. Una maggiore consapevolezza di sé e del proprio corpo, quale strumento primario di relazione e comunicazione.

Il metodo è stato creato da Maria Fux, celebre ballerina,danzaterapeuta e coreografa argentina. Maria è un’artista detentrice di una estetica propria e della concezione della danza come cammino verso la pienezza delle potenzialità espressive che ciascuna persona possiede.

La sua metodologia è riconosciuta e applicata con successo in tutto il mondo.

“La danza”- dice Maria-“ non deve essere solo privilegio di quelli che si definiscono dotati ma deve essere impartita nell’educazione comune, come materia di valore estetico, formativo, fisico e spirituale”.

Si può sviluppare questa idea e canalizzare la danza come un linguaggio in più nella educazione dell’individuo, attraverso le diverse tappe educative (scuole primarie, secondarie e università).

Danzare, quindi, è un mezzo parallelo ad altre discipline come il linguaggio verbale e la scrittura, che contribuiscono a formare, nell’insieme, l’educazione dell’uomo.

“Danza come mezzo di comprensione di sé e degli altri”.

La danzaterapia è un percorso di integrazione globale dell’individuo, attraverso tre livelli (corporeo, emotivo e immaginativo), che svolge un ruolo molto importante nella prevenzione del disagio.

Atrraverso la creatività il corpo riscopre possibilità latenti, trasformandole in movimenti fluidi che generano cosi crescita ed equilibrio. La danza propone un linguaggio che appartiene a qualsiasi essere umano, indipendentemente dalla sua condizione fisica, psichica, sociale, economica o dall’età.

La danzaterapia è unione; è una via per trovare la connessione tra corpo, mente e spirito.

 

A CHI E’ RIVOLTA LA DANZATERAPIA

La danzaterapia si rivolge a bambini, ragazzi, adulti e anziani, in gruppi integrati, persone con o senza disabilità.

Si applica nell’area dell’educazione e della riabilitazione.

E’, inoltre rivolta a medici, operatori, fisioterapisti, insegnanti di ogni ordine e grado, allo scopo di ampliare e approfondire le possibilità di intervento in situazioni di rischio, di recupero, di disagio sociale e fisico.

La danza entra in questi ambiti come possibilità focalizzata nell’ascolto, nel rispetto e nella valorizzazione della diversità.

La diversità rappresenta una risorsa, per poter apprendere nuove modalità espressive